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Comprare un immobile in Italia

Inglesi, americani, parte degli europei nella CE o al di fuori di essa, russi, cinesi, nordamericani e sudamericani, africani e australiani, cittadini del Medio e dell’Estremo Oriente e le persone di tutto il mondo hanno lo stesso diritto di acquistare immobili in Italia come gli italiani.
Ecco una sintesi delle procedure e dei documenti necessari per comprare un immobile in Italia :

Se avete intenzione di acquistare un immobile in Italia o aprire un conto bancario italiano, avrete bisogno di un Codice fiscale.
Che cos’è? Il Codice fiscale è un numero identificativo emesso dall’Agenzia delle Entrate del Ministero dell’Economia e delle Finanze d’Italia, utile per le principali transazioni economiche in Italia.
E’ necessario recarsi presso appositi uffici delle tasse presenti in ogni città capoluogo di provincia, portare il passaporto e riempire un semplice modulo. Il codice fiscale verrà rilasciato nell’immediato.

Sarà necessario aprire un conto bancario per trasferire denaro per l’acquisto della proprietà: la banca emetterà i necessari assegni per gli importi stabiliti dal Notaio.
Aprire un conto corrente in una qualunque banca italiana è molto semplice: presentatevi con il Vostro passaporto ed il Codice Fiscale e con anche solo una minima somma di danaro il conto corrente verrà subito aperto.

Trovata la proprietà giusta e prima di impegnarsi in un acquisto, è importante chiedere all’agente immobiliare informazioni dettagliate sulla transazione: caratteristiche della proprietà, informazioni sul titolo, conformità dell’edificio, tasse applicabili, costi correnti ( ad es. manutenzione, tasse), fornitura di energia e solvibilità del venditore.

Potrebbe essere utile fare un controllo della proprietà individuata, una verifica dello stato generale dell’immobile.
Per far questo ci sono professionisti, come il Geometra, che con rapidità e precisione eseguono corrette valutazioni sulle condizioni degli immobili (dagli aspetti strutturali fino alle verifiche del sistema idraulico, elettrico e di riscaldamento) e le rispondenze alle normative vigenti.
Se la proprietà ha bisogno di essere rinnovata, sarebbe utile ottenere preventivi per manodopera e materiali, nonché i costi per ottenere l’autorizzazione ai lavori.
Potrebbero essere utili quattro chiacchiere con i vicini e chiedere in giro informazioni sulla zona, la logistica , i servizi ecc. ecc. Tutte queste informazioni possono avere un peso nel fare l’offerta giusta.

Dopo averne parlato con l’agente immobiliare, sarà possibile fare una Proposta di Acquisto, una dichiarazione dell’acquirente che desidera acquistare la proprietà a un determinato prezzo.
Una volta firmato, il proponente è impegnato ad acquistare.
Il venditore non sarà ancora obbligato ad accettare, ma lo diventerà una volta firmata la proposta.

Una volta accettata dal venditore, la proposta di acquisto deve essere eventualmente convertita in un Contratto Preliminare firmato anche dal venditore.
Questo contratto diventerà vincolante per entrambe le parti per la firma del contratto finale. Il contratto preliminare stabilisce i principali elementi della transazione:il prezzo di vendita, l’identità della proprietà, il suo indirizzo, una sua descrizione dettagliata desunta dalle informazioni del catasto e la data del contratto finale.
Non è obbligatorio che il Contratto Preliminare sia redatto da un notaio, ma può essere utile talvolta che un notaio ne chiarisca alcuni punti sostanziali. Una volta che anche il venditore avrà firmato il Contratto Preliminare, lo stesso ne accetta il prezzo offerto e si impegna a non vendere la proprietà a nessun altro.
In questa fase l’acquirente paga un deposito (caparra) da definirsi. In condizioni tipiche stabilite nel contratto, se una delle parti si ritira dal contratto, l’altra parte avrà il diritto legale di chiedere un risarcimento.
Se il venditore si ritira, l’acquirente avrà diritto di richiedere non solo il rimborso del suo deposito, ma anche un ulteriore risarcimento pari all’ identico importo del suo deposito.
Se è invece l’acquirente che si ritira dall’affare, perderà il suo deposito.
Se tutti i documenti necessari sono in ordine, è possibile saltare il Contratto Preliminare e passare direttamente all’atto di acquisto finale.
È qui che entra in scena il notaio.

L’ acquirente ha diritto di scegliere (e poi pagare) il notaio.
Per legge, il notaio agisce come un terzo indipendente sia dal venditore che dall’acquirente, assicurando che il trasferimento della proprietà sia conforme a tutti i requisiti legali.
Una volta definita la natura dell’atto da redigere, il notaio deve per legge eseguire una serie di verifiche sulla proprietà in modo che il contratto sia inattaccabile.

Se l’acquirente è pronto e la casa è libera, sono in genere necessarie dalle sei alle otto settimane per arrivare alla firma finale.

Il venditore e l’acquirente devono presenziare per la firma dell’Atto di Compravendita (chiamato anche rogito).
Se l’acquirente non può partecipare di persona, può essere rappresentato da un procuratore.
Dopo la firma dell’atto finale, il saldo del prezzo di acquisto viene pagato al venditore, tramite assegni circolari emessi dalla banca del compratore o bonifico bancario.
Le chiavi vengono consegnate al compratore e… ”il gioco è fatto”.

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